24 Agosto 2021 12:00

Mentre si prepara per il consumatore del futuro, IGD beneficia di nuove aperture nei propri centri commerciali

Nello scorso numero di IGD News&Views abbiamo presentato il lancio del progetto, Next Steps, mirato a identificare nuove soluzioni per il centro commerciale in fase di uscita dalle restrizioni connesse alla pandemia.

Prosegue quindi il nostro dialogo con Daniele Cabuli, Direttore Generale alla Gestione, e Laura Poggi, Responsabile del Servizio Commercializzazione, che ci aggiornano sugli aspetti su cui stanno lavorando per gestire il rapporto con gli operatori in questo delicato periodo e fare evolvere la proposta commerciale dei centri IGD nel prossimo futuro.

 

Che cosa sta facendo IGD in questa fase di uscita dalle restrizioni anti-Covid?

Come sempre, in IGD siamo attenti a cogliere le esigenze del momento e proattivi nel rispondere tempestivamente. Nel primo lockdown, nel 2020, abbiamo agito per continuare a fornire un servizio – peraltro riconosciuto come essenziale per una serie di attività che i nostri centri ospitano – dando priorità al garantire la completa sicurezza delle persone presenti nei centri. Nella fase seguente abbiamo invece lavorato per costruire accordi sui canoni di locazione con i singoli operatori, con risultati che all’inizio dell’autunno 2020 potevamo ritenere molto soddisfacenti. La nuova ondata pandemica, che ha condotto alla chiusura di molte attività negli ultimi due mesi dell’anno – quelli più importanti per concentrazione delle vendite – ci ha costretti a riavviare l’intero processo. Dopo le riaperture concesse dal 17 maggio 2021, siamo in piena gestione della terza tornata di accordi con gli operatori, nella speranza che sia anche l’ultima…

 

Come procedono questi accordi?

La nostra linea resta sempre quella di salvaguardare i cardini dei contratti, non cedendo a eventuali richieste di passare a strutture variabili in funzione dei ricavi. Stiamo perciò venendo incontro agli operatori più colpiti dalle chiusure attraverso la concessione di sconti temporanei sui canoni di affitto. Il decreto Sostegni-bis, dopo l’iter di approvazione parlamentare, dovrebbe offrire un certo sollievo agli operatori in difficoltà, che riceverebbero contributi nell’ordine di grandezza di una mensilità di affitto. Vedremo dunque di quali forme e misure di aiuto IGD dovrà effettivamente farsi carico per garantire la sostenibilità dei business più provati dalle chiusure.

 

A maggio ci avevate annunciato l’insediamento di un gruppo di lavoro, Next Steps. che avrebbe disegnato una serie di iniziative per rispondere alle esigenze dei visitatori emerse da survey e ricerche; esigenze che avevate segmentato per classi di età e zone geografiche. Come procedono i lavori?

I lavori procedono con grande impegno di tutti. Alcune delle iniziative disegnate, essendo a costo zero, sono di fatto già state attuate: nel periodo in cui è stato possibile riaprire le attività della ristorazione, ma solo all’aperto, in pochi giorni abbiamo creato piazzette e dehors negli spazi antistanti i centri commerciali, per consentire un’immediata riapertura a chi aveva esclusivamente spazi interni. Altri progetti che sono usciti dal gruppo di lavoro Next Steps prevedono invece investimenti prototipali, per i quali sarà necessaria l’approvazione del Consiglio di Amministrazione di IGD.

 

Quando ci parlerete di questi innovativi progetti?

Questi progetti saranno una delle basi fondanti del prossimo Piano Strategico. Potremo quindi sicuramente illustrare i costi e le ricadute positive che ci attendiamo comportino, una volta che saranno entrati nel programma di investimenti di IGD.

 

Nel frattempo, quali sono i segnali che state raccogliendo dai tenant?

Nonostante il permanere di alcune restrizioni anti-Covid ci impedisca di realizzare eventi di richiamo nei nostri centri commerciali, stiamo raccogliendo segnali positivi. Da un lato la Rent Collection sta procedendo in maniera soddisfacente. Questo ci indica che gli operatori stanno avendo riscontri incoraggianti in termini di vendite: nonostante in questi mesi di chiusure dei punti fisici di vendita l’e-Commerce in Italia abbia aumentato il proprio peso di un paio di punti percentuali, la penetrazione rimane bassa. Soprattutto, gli acquisti effettuati online non hanno assorbito per intero la quota destinata ai consumi del reddito disponibile delle persone. Stiamo perciò assistendo a un rimbalzo della domanda di beni e servizi rimasta a lungo compressa, che si era trasformata in eccesso di risparmio. Un altro importante fenomeno che caratterizza il periodo più recente è quello delle nuove aperture, per tutte le tipologie di superfici. I tenant credono in una decisa ripresa, soprattutto quelli che hanno una presenza internazionale e possono guardare ai risultati nei Paesi che sono più avanti dell’Italia nel processo delle riaperture.

 

Questa convinzione vale anche per le insegne di ristorazione?

Ristorazione e leisure sono attività che beneficiano della volontà di ritornare alla socialità dopo un periodo nel quale i consumi di servizi sono stati azzerati. Per cui, sì: anche da parte di questi operatori vediamo la volontà di nuove aperture, da attuare entro il 2021.

 

Quali sono le insegne di maggiore spicco che hanno aperto nei centri IGD in questi ultimi mesi?

Tra le new entry possiamo annoverare brand di grande richiamo come Pepco o Pandora, ma anche nuove formule di successo nella ristorazione, come Pokè, che propone una cucina hawaiana molto apprezzata, anche per la possibilità di comporre il piatto secondo i gusti personali. Tra le aperture più recenti, anche l’offerta dell’elettronica di Mi Store al Centro Tiburtino di Roma.

 

Come leggete il fatto che le aperture siano continuate anche in una fase di pesanti restrizioni, ad esempio mentre i centri commerciali continuavano a essere chiusi nei fine settimana?

Lo leggiamo come un segnale inequivocabile di forte radicamento fisico del business della distribuzione.

 

Come vi state preparando per intercettare i trend futuri di consumo?

La via è quella di una sempre più stretta collaborazione con i retailer, per arrivare a conoscere meglio le esigenze specifiche del singolo cliente e potergli offrire quello che desidera. In questo senso, i progetti che stanno emergendo dal lavoro del team Next Steps vedono una forte spinta all’integrazione tra la presenza fisica e quella online dei brand: con interventi strutturali da parte nostra che si combinano con una profilazione online sempre più affinata, realizzata attraverso una pluralità di touchpoint. Vogliamo infatti arrivare a determinare i nuovi layout e mix merceologici utilizzando le opportunità offerte dalla digitalizzazione in termini di CRM.

 

Concretamente, come si sta attivando IGD per raccogliere queste informazioni?

Sul sito web del singolo centro commerciale abbiamo creato un’area riservata, dedicata ai clienti. Il visitatore entra per acquisire punti, partecipare a iniziative di gioco o avere accesso a situazioni privilegiate, come incontri con personaggi noti: in questo modo abbiamo l’opportunità di conoscerne meglio le preferenze e le esigenze.

 

Che cosa vi aspettate dal prossimo MAPIC, la fiera più importante del vostro settore?

Questa edizione pone una certa enfasi sulle attività leisure: anche noi presenteremo soluzioni che offrono una risposta alla volontà di tornare a uscire, divertirsi e prendersi cura del proprio corpo che abbiamo intercettato nei vari survey condotti. Vogliamo soprattutto dare un’impronta precisa alla nostra partecipazione al prossimo evento, all’insegna della “rinascita”. Dopo le ripetute trattative condotte in questi mesi a fronte dei periodi di chiusura, auspichiamo di potere finalmente tornare a parlare con i tenant esclusivamente di sviluppo, innovazioni e prossime tendenze nei consumi.

 

Grazie e buon lavoro.